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MIKHAEL CONTI

LA MIA MISSIONE:
pesca sostenibile e tutela dell'ambiente

Correva l’anno 1994 quando i cappellini della Mitchell con la rete rossa e i mulinelli Shimano doppia pala andavano di moda, che già all’età di 5 anni, canna alla mano, mi approcciavo alla “pesca trota laghetto”.

Bastò poco per capire che non era semplicemente un passatempo, ma una vera e propria passione e col passare del tempo la voglia di stare in mezzo alla natura e il sogno di catturare il pesce perfetto mi hanno spinto ad approcciarmi alla pesca di trote in ambienti naturali.

Così nacque il mio grande amore per la pesca.

Fortunatamente la Valtellina essendo una delle più grandi concessioni di acque in nord Italia ha saputo offrirmi negli anni la miglior palestra per questo sport. Fin dal principio lo spinning, tecnica allora ancora poco praticata in valle, e negli ultimi anni anche la mosca sono stati per me l’input per cominciare a seguire determinate ideologie tra cui il catch&release per poter praticare sempre di più una pesca sostenibile e che rispetti nella maniera migliore possibile la fauna ittica selvatica di questi fiumi e laghi che caratterizzano questa Valle.

Oggi a distanza di anni, dopo aver maturato esperienza in numerosi ambienti con differenti condizioni, mi accorgo che poco so e tanto da imparare ancora c’è; questa è la pesca: una scoperta continua in cui bisogna sapersi mettere in gioco ogni volta, adattabilità e pazienza sono fondamentali nonché tra le prime virtù che –ogni buon pescatore impara da - insegna questo sport.

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